Food Digital Monitoring - FDM
Food Digital Monitoring - FDM
Partecipanti al progetto
- De Bernardi Paola (Responsabile)
- Martinengo Maria Cristina (Componente)
- Sorano Enrico (Componente)
Descrizione del progetto
Il progetto ha l'obiettivo di realizzare una piattaforma (FDM) che, anche grazie a sviluppo di tecnologie e sistemi, renderà disponibile un nuovo modello di controllo dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti basato sui paradigmi del PAT - Process Analytical Technology -, dell'Internet of Things, degli open data e dei big data, dove il concetto di "Fabbrica Intelligente" si traduce nel controllo attivo e passivo in Near Real Time di tutti quegli indicatori che forniscono informazioni sulle fasi potenzialmente critiche di un processo.
L'intera filiera sarà attrezzata con una rete dedicata di strumenti e sensori ed appositamente sviluppata per la raccolta di dati chimici, fisici, sensoriali e microbiologici. Saranno sviluppati modelli matematici basati sia su dati di processo che di contesto in ottica sia rule based che di machine learning. Inoltre realizza il concetto di "Fabbrica Estesa", ossia di fabbrica in grado di controllare non solo il processo produttivo interno alla fabbrica, ma anche le fasi a monte e a valle del processo quali la produzione e il controllo di qualità sulla materia prima, la distribuzione e l'impatto del prodotto sul consumatore.
La Smart Dashboard (cruscotto) consentirà alle aziende alimentari di controllare l'intera filiera produttiva e di distribuzione rilevando eventuali anomalie con una rappresentazione dei fenomeni in modalità pre-attentiva e di fare una navigazione attraverso gli schemi che rappresentano le fasi e gli impianti produttivi anche individuando in modo preventivo eventuali criticità.
Il "Cruscotto" consentirà quindi di intervenire in tempo reale nelle fasi di produzione, migliorandone l'efficienza, limitando la variabilità casuale, gli scarti, le rilavorazioni e le perdite di prodotto e la qualità. Grazie a sistemi di "sentiment analysis" applicati ai social network, che serviranno come "sensori virtuali" distribuiti capillarmente, sarà possibile monitorare anche l'impatto emozionale e la percezione del prodotto da parte del consumatore.